Dove sono i Ladri?






Shakira scrive notte e giorno appunti e motivi musicali per il suo nuovo disco. Narra la leggenda che, un giorno, mentre si stava recando agli studi per iniziare le sessioni di registrazione per il disco, qualcuno svelto di mano abbia rubato la valigia contenente tutto il prezioso materiale musicale su cui la cantautrice stava lavorando. Disperata Shakira pubblicò un annuncio, chiedendo al ladro di restituire il maltolto, visto che il valore era inestimabile per lei, ma nullo per il malfattore. E anche in questo caso la favola di Shakira continua con il ladro che, in qualche modo, riesce a far recapitare alla cantautrice la refurtiva.
In realtà il furto avvenne all’aeroporto di Bogotà, mentre la cantante aspettava un volo, e la borsa conteneva effettivamente del materiale musicale, probabilmente solo degli appunti o dei testi di canzoni per il futuro album. E il maltolto non fu mai restituito. Questo episodio sconvolse Shakira, incapace di ricordare il contenuto delle canzoni per alcuni giorni. Ricorda la cantante “La cosa peggiore di tutto questo fu che non avevo altre copie e non potevo ricordare niente per via dello shock causato dal fatto che qualcuno mi avesse sottratto qualcosa di così profondamente intimo e personale”. Shakira nei giorni e nelle settimane successive incominciò ad interrogarsi su chi fossero questi ladri, quali le loro intenzioni, perché mai avessero colpito proprio lei.
Questo episodio ispirerà sia il titolo dell’album che la omonima canzone, anche se il riferimento non è solo all’accaduto ma anche al prevalere della criminalità all’interno della Colombia, sia a livello sociale che politico, con i narcotrafficanti e politici disonesti che dettano legge e la infrangono a loro piacere.
“Un ladro non è solo una persona che ruba del denaro o degli oggetti che non gli appartengono. Ci sono anche ladri che rubano sentimenti, spazio, tempo, sogni, diritti” ha ricordato la cantautrice colombiana riflettendo tempo dopo sull’accaduto.
Il disco vede ancora come produttore Luis Ochoa, e anche se altri produttori e collaboratori fanno la loro comparsa, (tra questi va ricordato Emilio Estevez, che in quel periodo diventa anche manager della cantante colombiana) il lavoro rimane saldamente nelle mani di Shakira, che anzi accentua il suo controllo su quello che sarà la direzione musicale del disco, che risulta ancora maggiormente rivolta verso il rock, pur essendo caratterizzato da molte ballate in cui l’influenza del folk latino è evidente. Shakira firma per intero due brani, la dolcissima Moscas en la casa e la più spumeggiante Que vuelvas.
Il lavoro presenta, come diventerà abitudine di Shakira nei dischi successivi, una varietà di stili spesso contrastanti e quasi inconciliabili fra di loro, ma che la giovane cantautrice riesce a far coesistere in modo mirabile. Il lavoro, che porta il titolo di Dònde Estàn Los Ladrones si apre con Ciega sordomuda, ardita conciliazione di musica di frontiera messicana con ritmi dance e con influenze maggiormente rock. Il testo rappresenta bene la nuova Shakira, divertente, autoironica, ma alla fin fine sempre romantica.

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